Nel terzo anniversario della tragedia che ha insanguinato gli Stati Uniti d’America, confermiamo il nostro più sentito e convinto cordoglio per le vittime di questa offensiva globalizzata del terrorismo che infierisce in modo indiscriminato contro tutti coloro che sono stati condannati come nemici di una folle «guerra santa», siano essi americani, europei o arabi, oppure ebrei, cristiani, musulmani e di altre religioni. Noi musulmane e musulmani d’Italia affermiamo in modo forte, inequivocabile e deciso la nostra fede nel valore della sacralità della vita di tutti gli esseri umani indipendentemente dalla nazionalità e dal credo. Per noi la sacralità della vita è il principio discriminante tra la comune civiltà dell’uomo e le barbarie di quanti predicano e perseguono la cultura della morte.
El manifest es pronuncia per una identitat italiana forta i dóna suport a les accions antiterroristes del govern de Berlusconi:
Siamo convinti che un’Italia dall’identità forte, anche sul piano della religione, degli ideali e delle tradizioni, sia la migliore garanzia per tutti, autoctoni e immigrati, perché solo chi è forte e sicuro al proprio interno è in grado di aprirsi e di condividere positivamente le proprie scelte con gli altri. Alla luce di ciò siamo schierati dalla parte dello Stato italiano contro i terroristi e gli estremisti di matrice islamica, e non solo, che attentano alla sicurezza e alla stabilità della collettività, sia perpetrando trame eversive sia utilizzando taluni luoghi di culto per attività di indottrinamento e arruolamento di combattenti e aspiranti terroristi suicidi. Sosteniamo ogni iniziativa dello Stato volta ad assicurare che tutti i luoghi di preghiera siano delle case di vetro aperte e in simbiosi con l’insieme della società italiana, rispettose delle leggi e dei valori italiani, trasparenti sul piano della gestione e dei bilanci.
El manifest acaba explicitant els valors comuns que cal compartir i defensar:
Aspiriamo a un mondo migliore dove tutti i popoli, compresi i musulmani, possano vivere nella libertà, nella giustizia e nel rispetto dei diritti fondamentali della persona. A tale fine auspichiamo l’avvento di una nuova etica nelle relazioni internazionali che favorisca l’emancipazione dei popoli dal sottosviluppo e dall’oscurantismo, nonché la formazione di governi autenticamente rappresentativi e democratici. Siamo consapevoli che la globalizzazione dello sviluppo, del diritto, della pace, della libertà e della democrazia costituisce la migliore garanzia affinché questi valori possano essere tutelati in ogni angolo della terra attraverso il dialogo e il reciproco rispetto.
La fermesa contra el terrorisme islamista comença, doncs, a donar resultats. El govern italià s'ha mantingut ferm en la aquesta lluita, ha donat mostres de tenir les idees clares, s'ha posicionat inequívocament al costat dels valors democràtics i no s'ha retirat del punt més calent d'aquest conflicte: l'Iraq. La fermesa es contagia i els musulmans demòcrates italians, amb el suport del seu govern, s'han atrevit a dir el que aquí no es veuen en cor de fer. Per què? Perquè la fermesa del govern italià ha afeblit l'islamisme radical, mentre que la feblesa del govern espanyol l'ha enfortit.
Addenda: Lamentablement, la feblesa mostrada pel govern espanyol retirant-se de l'Iraq no era una cosa momentània, vinculada a donar satisfacció als seus electors. La política de concessions, renúncies i capitulació sembla mantenir-se, coherent amb la incoherència. El ministre de justícia, López Aguilar, va anunciar fa uns dies que finançarà el culte islàmic, que introduirà l'ensenyament de la religió musulmana a les escoles i que promourà la seva presència als mitjans de comunicació. Aguilar sembla oblidar que un Estat democràtic no ha de promoure cap religió, simplement s'ha de limitar a garantir que els ciutadans puguin practicar-la lliurement, sigui quina sigui, sempre i quan respecti les altres i renunciï a la imposició.
Aquesta política europea de feblesa i concesions té el seu orígen en la crisi del petroli de 1973. Via Barcepundit m'assabento que:
A cambio del suministro de petróleo, los árabes exigían a Europa: 1. Alineamiento con su política anti-israelí y pro-árabe en Palestina. 2. Modernización de sus respectivos países. 3. Acceso a la ciencia y tecnología accidental. 4. Política europea independiente de los Estados Unidos y separación de los dos bloques (el capitalista liderado EEUU y el comunista dirigido por la URSS). 5. Medidas favorables a la inmigración árabe y la propagación de la cultura árabe e islámica en Europa.
Estos cinco puntos fueron confirmados en 1977 por la Declaración de los Nueve en Londres y luego en la ONU, Nueva York, por Henri Simonet, presidente en ejercicio del Consejo de Europa. En 1980 fueron ratificados de nuevo mediante la Declaración de Venecia.
La inmigración musulmana y el antiamericanismo europeo no son fenómenos espontáneos, sino premeditados y acordados. Europa quiere petróleo y los árabes la expansión del Islam, de la que España será trampolín.
Per més informació, llegir l'article de Bat Ye'or, citat per Barcepundit.